VIAREGGIO. Il successo di Santarcangelo di mercoledì in coppa ha dato ulteriore morale ad un Viareggio che aspetta domenica (7 ottobre) il Catanzaro ai “Pini”.
Buone risposte. Il tecnico Stefano Cuoghi contro i romagnoli ha dato spazio a chi, sino ad ora, ha giocato poco o nulla. Ma le indicazioni ricevute sono state comunque rasserenanti: “Ci sono state delle risposte positive. Abbiamo disputato una discreta gara, con un buon primo tempo ed un po’ di sofferenza in più nel secondo. Trocar, Paparelli e Lamorte da molto tempo non giocavano una partita da titolari”.
Testa al campionato. Archiviato il discorso coppa – se ne riparla il 17 a Reggio Emilia – la testa di Cuoghi torna al campionato e ad un avversario, il Catanzaro, che non verrà a Viareggio per fare barricate: “Cozza è un tecnico a cui piace tentare di fare la partita. Il Catanzaro ha giocatori di esperienza, pochi giovani, ottime individualità, specie in avanti. Ci daranno filo da torcere, ma anche noi abbiamo le nostre armi da giocarci e speriamo di essere più bravi di loro”.
Errori da non ripetere. Il Viareggio contro il Latina in alcuni frangenti è apparso in difficoltà, ma ha trovato comunque la forza di reagire, come dimostra la rete segnata da Magnaghi in pieno recupero, che è valsa poi l’1-1: “In ogni partita si fanno sempre degli errori, basta non ripeterli. Ogni tanto soffriamo, come normale che sia. Se siamo bravi a gestire questi momenti, possiamo far nostre le partite. Domenica abbiamo fatto fatica perché in certi frangenti non ci siamo mossi bene, fermo restando che affrontavamo una squadra di qualità come il Latina. Dobbiamo ricordarci che noi siamo il Viareggio e che nel corso delle gare possiamo pagare il dazio dell’inesperienza”.
Su di giri. Una questione, quello dell’intensità, già analizzata più volte nel corso delle settimane. E l’impressione che il Viareggio, quando va su di giri, sia decisamente migliore, è diventata certezza: “Ci sono squadre che se giocano a ritmo basso sono fortissime, come il Pisa, la Paganese, il Latina ed il Benevento. Noi sull’intensità diventiamo bravi”.
Ascolta l’intervista a Stefano Cuoghi
